sabato 25 giugno 2011

Giallo di Dario Argento

O forse dovrei dire Giallo/Argento ?
Eh si, perché inspiegabilmente il film uscirà nelle sale italiane il 1 luglio 2011, con un titolo tutto nuovo (forse per sfuggire ai creditori e ad Adrien Brody che sta ancora aspettando di essere pagato...).
Insomma, prima non viene distribuito in Italia, poi i produttori finiscono in tribunale per non aver pagato l'attore protagonista, e infine esce finalmente (si fa per dire) sul mercato home video.
Ora che l'hanno visto tutti,  lo fanno uscire anche nelle sale italiane con una mossa commerciale degna del film.

Io però ho ancora qualche dubbio. Potrebbe essere tutta una bufala, anche perché la locandina è questa:
e il trailer è questo:
Ho dovuto rimuovere il trailer, altrimenti rischiavo di dover pagare 1800€ alla SIAE.

E' tutto troppo brutto per essere vero. Tra una settimana sapremo la verità.


Per l'occasione ripropongo un mio vecchio e sconclusionato commento:

Un grande ritorno ai film brutti per il maestro dell'orrido.
Giallo non è solo un film letteralmente disgustoso ma probabilmente anche il peggiore che questo regista abbia mai girato, eppure non ci sono ne Asia Argento ne Daria Nicolodi, quindi non oso immaginare cos'altro avrebbe potuto tirare fuori.
Rispetto agli ultimi aborti, si tratta di un ritorno al giallo all'italiana, con la classica coppia che indaga su un crimine che in qualche modo coinvolge personalmente uno dei due (in questo caso Emmanuelle Seigner, sorella di una delle vittime).
Ma ecco i problemi: Se i primi gialli di Argento erano almeno ben scritti e originali, questo invece affoga nella più assoluta banalità, insulso a livelli comici.
Lunghi dialoghi portati avanti a monosillabi, pieni di desolanti "Perchè ?", scene brevissime con tagli e inquadrature senza senso, una colonna sonora orchestrale quasi sempre montata in ritardo o in anticipo rispetto alla traccia video.
E infine il cattivo più patetico della storia del cinema, braccato dal peggior detective che si ricordi. Per tutto il film lo spettatore viene portato a sospettare che esista un legame di qualche tipo tra questi due personaggi, perchè i tanti flashback sul loro passato pieno di traumi tendono a confondersi e a somigliarsi, spesso è addirittura difficile capire a chi dei due si riferiscano. Così, visto che il film non ha assolutamente niente da dire, lo spettatore cerca disperatamente una svolta o un colpo di scena rivelatorio (come poi accadeva nei primi gialli argentiani), almeno per poter dire "Azz!" e smettere di ridere per un attimo.
Argento ha provato anche ad infilarci un finale tronco, che fa molto noir europeo, per non scadere nel ridicolo almeno durante conclusione. Invece è così cinematograficamente poco coraggioso che non resiste, e durante i titoli di coda inserisce una scena consolante per riaccendere le speranze nello spettatore, che evidentemente non è ancora pronto a tanta dura realtà.
Le prove dei due attori sono terrificanti, l'unica cosa del film che faccia realmente paura. Emmanuelle Seigner sembra aver compreso il tono dell'opera, quindi offre una grande interpretazione comica e piena di brio. Brody invece si prende proprio sul serio, sembra non rendersi conto della porcata a cui sta partecipando e fa il suo lavoro senza guardare in faccia nessuno, lanciandosi anche in una complessissima e sfaccettata prova attoriale...
Cazzo correte a vederlo, si ride forte e dolorosamente.

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